venerdì 17 aprile 2015


Storia del cucito

Il cucito non è un'invenzione recente, come molti pensano, ma affonda le sue radici nella notte dei tempi, quando gli uomini primitivi sentirono la necessità di doversi coprire per ripararsi dal freddo.
L'uomo preistorico, infatti, non si copriva semplicemente avvolgendosi una pelle al corpo, ma utilizzava già le tecniche del taglio e del cucito che poi abbiamo tramandato fino ai giorni nostri, sofisticandole per semplificarne il lavoro.
Essendo molto ingegnosi, i primitivi furono in grado di realizzare degli strumenti adatti ai loro scopi, rinvenuti in molti scavi archeologici. Si tratta di selci affilatissime che servivano loro per scarnificare, tagliare e raschiare le pelli, oppure punteruoli di osso, antenati dei nostri aghi, con i quali bucavano le pelli per infilarci liane e tendini in modo da tenere insieme parti diverse, precorrendo l'uso attuale del filo.
Storia cucito creativo - Ago preistorico
La pratica del taglio e del cucito rimane, da allora, per sempre nella quotidianità delle varie popolazioni, utilizzando nuovi strumenti o migliorando quelli già esistenti.
L'invenzione delle forbici, utilizzate al posto delle selci, risale ad esempio alla seconda età del ferro. Esempi di alcuni prototipi sono stati ritrovati in scavi in Germania e Francia.
Nel Medioevo, troviamo la raffigurazione delle forbici in numerosi bassorilievi, documenti importanti che raccontano della prolifica attività dei sarti, meritoria di essere tramandata alle società future.
Anche il Rinascimento ce ne ha lasciato numerose testimonianze nei bassorilevi, ma qui ammiriamo anche una nuova raffinatezza estetica più o meno marcata, in base al loro uso.
È in questo periodo, infatti, che il ricamo comincia a diventare un'arte, oltre a un'attività, ed è ambita da tutte le fanciulle, di qualsiasi grado sociale. Molte forbici raffinatamente decorate, servivano probabilmente a tale scopo.
Non dimentichiamo, però, che l'attività del ricamo è nota da tempi anch'essi immemorabili. A causa della deteriorabilità dei materiali, non abbiamo molti documenti pervenutici, ma alcuni pezzi ritrovati in zone archeologiche dell'Egitto ne testimoniano la pratica risalente al 500 a.C.
Nell'Ottocento, le corporazioni di sarti, dei merciaioli, drappieri ecc., iniziarono ad usare l'immagine delle forbici quale simbolo della loro attività, utilizzata nei loro stemmi e nei loro statuti.
Ed è proprio del 1830 l'invenzione di un prototipo di macchina per cucire, ideata dal francese Thimonnier che, dal lavoro all'uncinetto, prese l'idea di fare lavorare un ago.
Nel 1851 Graver e Baker inventarono una macchina che lavorava a due aghi e infine Singer ne inventò una manuale che eseguiva solo cuciture dritte.
Nel tempo, la macchina per cucire è diventata sempre più sofisticata e prevede punti semplici ma anche ricami decorativi.
Macchina da cucire Thimonnier

Stoffe, ago, filo e fantasia: il cucito creativo

Il cucito, partendo dalla necessità di unire stoffe diverse per realizzare abiti, biancheria, tappezzeria ecc. si è dimostrata essere per molti un'attività rilassante tanto da dare vita al cucito creativo che, negli ultimi anni, sta avendo milioni di appassionati in tutto il mondo. Grazie all'utilizzo di stoffe, ago e filo, spesso combinati anche con vari e diversi materiali, si possono realizzare pupazzi in stoffa, oggetti per la casa, regali per parenti e amici. Anche chi ha poca dimestichezza con ago e filo può imparare in fretta frequentando un corso di cucito creativo o sfogliando un libro - tutorial.
Cucito creativo
Soprattutto in prossimità del Natale, chi ha creatività e vuole provare a realizzare da sé i regali per i propri amici, può farlo affidandosi a dei libri con idee originali e di semplice realizzazione.
Il cucito creativo è quindi figlio del cucito tradizionale ma con l'aggiunta della creatività che dà modo di realizzare dei manufatti originali che arricchiranno la nostra casa e renderanno felici chi li riceve in dono!

DA L'ARTE DEL FARE SUL WEB

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